La tecnologia spirituale del Turbante


Dal tempo del primo maestro Sikh, Guru Nanak, indossare un turbante era parte del percorso spirituale unico che sarebbe diventato il Sikh Dharma. Guru Nanak stesso, portava un turbante e chiese ai suoi studenti di fare altrettanto. Per migliaia di anni, in molte diverse tradizioni spirituali, il turbante ha servito uno scopo unico e universale. Assistere una persona ad esperire, integrare e mantenere la sua coscienza più elevata per tutto il giorno.


Come funziona il turbante ? La parte superiore della testa, il luogo dove i bambini hanno il loro "punto debole", è chiamato il Decimo Cancello. Dal punto di vista dello yoga, è anche conosciuto come il chakra della corona. Migliaia di anni fa, yogi e ricercatori spirituali hanno scoperto che i capelli sulla sommità della testa proteggono il Decimo Cancello dal Sole e dalle intemperie. Inoltre, i capelli si comportano come antenne, canalizzando l'energia e la forza vitale del Sole nel corpo e nel cervello.

Per amplificare l'effetto, i ricercatori spirituali attorcigliano o annodano i capelli sul Decimo Cancello - anche chiamato il centro solare della testa. Negli uomini, il centro solare si trova sulla sommità del capo nella parte anteriore (fontanella anteriore). Le donne hanno due centri solari: uno è al centro del chakra della corona, l'altro è sulla sommità della testa verso la parte posteriore (fontanella posteriore). Per uomini e donne, avvolgere o annodare i capelli sui centri solari serve a concentrare l'energia solare e aiuta a mantenere una vibrazione spirituale per tutto il giorno.

Questo nodo sui capelli (noto come il joora) è tradizionalmente chiamato il nodo "rishi". Nei tempi antichi, un rishi era uno che aveva la capacità di controllare il flusso di energia e di prana nel corpo. Un "Maharishi" è stato qualcuno che poteva regolare il flusso di energia nel corpo, meditativamente e a comando. Il nodo rishi assiste nella canalizzazione dell' energia in meditazione (Naam Simran). Se ci si taglia i capelli, non ci può essere un nodo rishi. Dandoci il nodo rishi e il turbante, i Maestri Sikh hanno condiviso una tecnologia molto antica di come una persona comune può sviluppare la capacità di un rishi.

Il passo successivo, dopo un nodo rishi, è quello di mettere su un turbante. Il turbante copre i capelli lunghi e attorcigliati. La pressione del tessuto avvolge e mantiene le 26 ossa della testa a posto e attiva i punti di pressione sulla fronte che tengono una persona calma e rilassata. Il turbante copre le tempie, in quanto si dice che serva a proteggere una persona dalla negatività mentale o psichica di altre persone. La pressione del turbante cambia anche il modello di flusso di sangue al cervello. Quando si legano i capelli e si avvolge il turbante intorno ad essi, tutte le parti del cranio sono tirate e sostenute. Si percepisce la chiarezza e la prontezza per affrontare la giornata e per quello che può venire a te dallo Sconosciuto.

L'energia divina che governa l'universo e guida la nostra vita è in gran parte a noi sconosciuta. Vivere con la consapevolezza di questa energia divina dentro di sé e dell'intero creato ci permette di vivere il nostro potenziale più alto. Indossare il turbante ci aiuta a fare esperienza di questa Divina Energia e a ricordare che c'è qualcosa di più grande di quello che sappiamo. Si tratta di una pratica spirituale dove noi prendiamo la più alta parte e più visibile di noi stessi e mostriamo che essa appartiene al Creatore. Indossare il turbante aiuta anche a coltivare un senso di resa al Divino.

Il turbante è dono del Guru per noi. E' quanto incoroniamo noi stessi in qualità di persone della Coscienza Universale che siedono sul trono dell'impegno verso il Sè elevato. Per uomini e donne, questa identità proiettiva trasmette regalità, la grazia e l'unicità. Si tratta di un segnale per gli altri che viviamo nell' immagine dell' Infinito e siamo dedicati a servire tutti. Il turbante rappresenta l'impegno completo.

Fonte: Sikh Dharma International

In questo breve filmato Keher Kaur mostra come indossare il turbante

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1 commento:

  1. Sono un disabile motorio, fin da piccolo sentivo in me il bisogno di tenere la testa stretta nel turbante, sia di giorno che di notte. Ora più che mai (a 53 anni) sento prepotentemente questa cosa. Mi sono sempre vergohnato di chiedere aiuto a qualcuno che mi potesse fasciare stretto il capo. Oggi navigando ho trovato questa pagina web. P.f. quacuno mi dia un consiglio, un aiuto lasciando un post su questa pagina su come fare per poter provare anch'io l'emozione di avere la testa stretta in un turbante. Grazie! A. M.

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