Un uomo chiamato Yogi Bhajan


La storia, gli eventi, la vita di Yogi Bhajan, il Maestro del Kundalini Yoga. (Per un'ampia raccolta di pubblicazioni sul Kundalini Yoga acquistabili online clicca qui)


Yogi Bhajan ha toccato i cuori e aperto le menti delle persone al riguardo di  ogni sfera della vita. Allo stesso modo che a casa in una sala o insegnando in un parco seduto sul prato, fu mentore di statisti, politici, amministratori delegati e confidente di esponenti religiosi, personalità dei media e semplici persone.

Il motto di Yogi Bhajan era "Non è la vita che conta, è il coraggio che ci metti". La sua linea guida, stampata sul retro del suo biglietto da visita, era: "Se non riesci a vedere Dio in tutto, non puoi vedere Dio del tutto" e Yogi Bhajan la seguì.

Yogi Bhajan (alla nascita Harbhajan Singh Puri) nacque in India il 26 Agosto 1929. Durante la prima infanzia crebbe sulle ginocchia di quel sant'uomo del nonno. All'età di otto anni fu mandato a studiare con il grande Maestro, Sant Hazara Singh, sotto la cui tutela inesorabile acquisì la padronanza del Kundalini Yoga all'età di 16 anni e mezzo. Durante la divisione dell'India nel 1947, il villaggio del giovane Harbhajan dovette essere evacuato perché era diventato parte del Pakistan. Ancora adolescente, con la sua capacità di leadership già riconosciuta, fù incaricato di guidare più di un migliaio di persone verso la sicurezza a Delhi; un viaggio attraverso molte miglia di un paese con violenti sconvolgimenti.

Da giovane presso la Punjab University, Yogi Bhajan fù un atleta di alto livello e si guadagnò un master in economia. Nell'esercito divenne un Motor Transport Officer, poi servì il governo indiano presso la Tax and Custom Division finché arrivò in Occidente. Yogi Bhajan sposò Inderjit Bibi Kaur nel 1953. Ebbero tre figli nati in India e cinque nipoti nati negli Stati Uniti.

Yogi Bhajan fece la sua prima conferenza pubblica negli Stati Uniti il 5 Gennaio 1969. Era deciso a formare insegnanti con il potere di guarire, elevare ed ispirare l'umanità. Yogi Bhajan disse: "Sono venuto a formare insegnanti non a trovare discepoli." Nel luglio del 1969, Yogi Bhajan fondò legalmente la 3HO (Healthy, Happy, Holy Organization).

Yogi Bhajan insegnò Kundalini Yoga apertamente al pubblico per la prima volta nella storia, nonostante il tabù che lo aveva tenuto in segreto per secoli. Egli non si limitò a insegnare l'esercizio fisico, la meditazione e le tecniche di respirazione yoga in quanto tali, ma insegnò alle persone come vivere, come relazionarsi tra loro, e come relazionarsi a Dio. Lo stile di vita della 3HO offrì una alternativa alla cultura della droga diffusa tra i giovani in quel tempo.

L'intuizione penetrante, la compassione infinita, il servizio instancabile, e il delizioso senso dell'umorismo resero immediatamente caro Yogi Bhajan al popolo di giovani che affluiva ai suoi Corsi di Kundalini Yoga. Egli insegnò agli studenti come accedere alla loro consapevolezza intuitiva, come sperimentare la coscienza superiore senza l'uso di droghe e come costruire un futuro per se stessi e le loro famiglie. Si dedicò a promuovere il benessere e la parità delle donne nel mondo e ispirò le stesse donne a guidare, elevare e guarire con la loro grazia e il loro potere intrinseco.

Yogi Bhajan non era certo lo stereotipo dello yogi che vive in una grotta, indossa un perizoma e porta con sè una ciotola per l'elemosina. Al contrario, egli fù l'ispiratore e la forza trainante di diciannove prospere società che sposavano i principi che egli insegnava. Yogi Bhajan ha pubblicato oltre 30 libri e più di 200 manuali, video e CD con i suoi insegnamenti (disponibili presso il KRI). Nel 1980 conseguì il dottorato di ricerca in Psicologia della Comunicazione. Yogi Bhajan non prese mai alcun prestito per raggiungere i suoi successi, dicendo sempre che era tutta grazia di Dio e del Guru e che lui era "solo il postino che consegna il messaggio."

Anche se lui stesso era un devoto Sikh, Yogi Bhajan non cercò mai di convertire nessuno. Tuttavia, il suo esempio di fede incrollabile e di impegno verso Dio e il Guru fù contagioso e molti dei suoi studenti si resero conto che erano destinati a camminare attraverso la vita sul percorso Sikh. Nel 1971, ad Amritsar, in India, un importante leader Sikh lo onorò dandogli per la prima volta in assoluto il titolo di "Siri Singh Sahib", con la responsabilità di stabilire il Sikh Dharma in Occidente. Nel promuovere la pace nel mondo durante la sua attiva vita, ebbe modo di incontrare i leader religiosi e spirituali di tutto il mondo.

Yogi Bhajan lasciò il suo corpo il 6 Ottobre 2004, all'età di 75 anni. Per molte persone, non è in realtà "morto" perché la sua presenza è ancora così vibrante in noi. La sua divina sapienza e ispirazione vive nella eredità illuminante della vasta Library of Teachings che ha creato per servire noi ora, e per le innumerevoli generazioni a venire.

Fonte: Shakti Parwha Kaur. Kundalini Yoga: The Flow of Eternal Power; Traduzione di Onkar Singh Roberto

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Per renderci forti


A volte le lotte sono esattamente quello che ci serve nella nostra vita. Se Dio ci permettesse di passare attraverso la nostra vita senza alcun ostacolo, ci renderebbe storpi. Non saremmo così forti come avremmo potuto essere. Non potremmo mai volare.


Un giorno una piccola apertura apparve su un bozzolo. Un uomo si sedette a guardare la farfalla che per diverse ore lottò per far passare il suo corpo attraverso quel piccolo buco. Poi parve smettere di fare alcun progresso. Sembrava come se avesse ottenuto quanto avrebbe potuto e non poteva andare oltre.

Allora l'uomo decise di aiutare la farfalla. Prese un paio di forbici e tagliò la parte rimanente del bozzolo. La farfalla così emerse facilmente. Ma aveva un corpo gonfio e piccole ali avvizzite. L'uomo continuò a guardare la farfalla, perché si aspettava che, da un momento all'altro, le ali potessero aprirsi ed estendersi ed essere in grado di sostenere il corpo della farfalla. Ma ciò non accadde mai.

Infatti, la farfalla passò il resto della sua vita a strisciare con un corpo gonfio e le ali avvizzite. Non fu mai in grado di volare.

Ciò che l'uomo, nella sua bontà e la sua fretta, non aveva capito era che il bozzolo ristretto e la lotta della farfalla per passare attraverso la piccola apertura, era il modo di Dio di forzare il fluido dal corpo della farfalla fin nelle sue ali per renderle pronte per il volo, una volta uscita dal bozzolo.

A volte le lotte sono esattamente quello che ci serve nella nostra vita. Se Dio ci permettesse di passare attraverso la nostra vita senza alcun ostacolo, ci renderebbe storpi. Non saremmo così forti come avremmo potuto essere. Non potremmo mai volare.

"Ho chiesto la forza e Dio mi ha dato delle sfide per rendermi forte. Ho chiesto la saggezza e Dio mi ha dato problemi da risolvere. Ho chiesto la prosperità e Dio mi ha dato muscoli e cervello per lavorare. Ho chiesto il coraggio e Dio mi ha dato un pericolo da superare. Ho chiesto l'amore e Dio mi ha dato persone nei guai da aiutare. Ho chiesto dei favori e Dio mi ha dato delle opportunità. Non ho ricevuto niente di quello che volevo, ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno"
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