Il Mantra per superare il Senso di Fallimento


Yogi Bhajan disse che il 5° Pauri del Japji doveva essere recitato 11 volte quando ".... senti un senso di fallimento dentro di te. Quando senti che non sei all'altezza del compito, questo Pauri ti darà tutto il successo". (Per acquistare online i Mantra del Kundalini Yoga clicca qui)


Spesso siamo di fronte a situazioni in cui ci dimentichiamo il nostro potere e la nostra forza e diventiamo convinti che il fallimento è inevitabile. Dimentichiamo la nostra luce, e così possiamo vedere solo il buio. La chiave è .... la Luce dentro di te non è andata via. La Luce di Dio è dentro ogni cuore e non si spegne.

Il 5° pauri è l'interruttore che può aiutarti a far tornare quella Luce e a scacciare le tenebre. Tu sei un essere radioso capace di successo oltre la tua immaginazione. Non c'è sfida di fronte a te che non ha il potere di renderti più forte, più coraggioso e più saggio.

La frase "dukh parhar Sukh Ghar lei jaae" si riferisce alla dipartita del dolore e all'arrivo della gioia e della pace. Canta e ama il Divino e il dolore si scioglierà. Prendi la sensazione di fallimento dentro di te e sostituiscila con l'amore. Senti il sostegno dell'amorevole energia del Divino che anima questo universo e amala. Una sensazione di fallimento, non ha alcuna possibilità davanti alla vibrazione del Divino Amore ... si frantumerà. In luogo del fallimento, sorge il successo. In luogo del dolore, trovi la pace.

5° Pauri del Jap Ji Sahib
thaapiaa na jaae kitaa na hoe.
aape aap niranjan soe.
jin seviaa tin pa(i)aa maan.
naanak gaavie(i) guni nidhaan.
gaavie(i) sunie(i) man rakhie(i) bhaao.
dukh parhar sukh ghar le(i) jaae.
gurmukh naadaN gurmukh vedaN gurmukh reaa sama(i).
gur isar gur gorakh barmaa gur paarbati ma(i).
je hao jaanaa aakhaa naahi kahnaa kathan na ja(i).
guraa ik dehi bujhai.
sabhnaa jiaa kaa ik daataa so me(i) visar na jai.

Traduzione:
Egli non può essere provato, Egli non può essere creato.
Egli stesso è Immacolato e Puro.
Coloro che lo servono sono onorati.
O Nanak, canta del Signore, il Tesoro di Eccellenza.
Canta, e ascolta, e lascia che la tua mente si riempia d'amore.
Il tuo dolore sarà mandato lontano e la pace arriverà nella tua casa.
La Parola del Guru è la corrente sonora del Naad; la Parola del Guru è la Sapienza dei Veda; la Parola del Guru è onnipervadente.
Il Guru è Shiva, il Guru è Vishnu e Brahma, il Guru è Paarvati e Lakhshmi.
Anche conoscendo Dio, non posso descriverLo; Egli non può essere descritto a parole.
Il Guru mi ha dato quest'unica comprensione: c'è solo l'Uno, il donatore di tutte le anime. Che io non possa mai dimenticarLo !

Ascolta il Mantra recitato per 11 volte:


Fonte: Spirit Voyage; Traduzione e adattamento di Onkar Singh Roberto
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Dio esiste dentro di noi


La base della Filosofia Yoga si basa sul concetto che Dio esiste dentro di noi. Dio non è visto come una figura patriarcale esterna che premia o punisce, ma come energia vissuta interiormente. (Per un'ampia raccolta di libri sullo Yoga acquistabili online clicca qui)


In tempi di crisi, ascolti spesso delle frasi fatte, come: "Abbi fede in Dio" o "E' la volontà di Dio" ..... e allora urli: "E' con Lui che sono arrabbiato, perchè ha lasciato che accadesse a me !!"

Queste frasi fatte forniscono soltanto un sollievo temporaneo, e non sono molto efficaci.

La base della Filosofia Yoga si basa sul concetto che Dio esiste dentro di noi. Dio non è visto come una figura patriarcale esterna che premia o punisce, ma come energia vissuta interiormente. In termini yogici, parliamo di una "divina trinità": Dio (Forza o Energia Infinita), Guru (la nostra interiore saggezza intrinseca) e Sè (il nostro io finito). Invece di riconoscere l'esistenza di Dio attraverso il "credere", uno yogi conosce l'esistenza dell'Infinito attraverso la "consapevolezza interiore". In questo modo possiamo identificare noi stessi come co-creatori con Dio.

La nostra anima/infinità individuale può comunicare con l'Anima Suprema. Non c'è maggiore o minore; Dio non è grande e noi non siamo piccoli. Noi siamo Dio. Tutta la tecnologia dello Yoga è progettata per dare ai suoi praticanti questa esperienza. Questo concetto fondamentale della filosofia yogica ha enormi implicazioni nel modo in cui viviamo la nostra vita quotidiana e nel momento di guarire le ferite della vita.

Il nostro Sé finito è il nostro corpo fisico, la mente e le emozioni, che finiranno per appassire e morire. Il nostro Sé infinito è vissuto attraverso la nostra Anima ed è eterno. La nostra Anima è l'espressione individuale dello Spirito; essa contiene l'energia nucleare di base, la nostra essenza. Di solito noi basiamo la nostra identità sulla finitezza. Ci attacchiamo a ciò che è tangibile riguardo noi, come la nostra immagine, i nostri successi e i nostri ruoli nella vita.

Il problema è che queste cose sono transitorie nella vita, e se basiamo la nostra identità esclusivamente sulle stesse, soffriremo e limiteremo noi stessi. Perdiamo un lavoro, i nostri capelli cadono, una figlia se ne va al college, veniamo retrocessi al lavoro, muore un genitore. Se basiamo la nostra identità su queste cose, siamo devastati e ci sentiamo persi. Al contrario, se basiamo la nostra identità sul rapporto interiore con la nostra Anima, ci possiamo rilassare nel flusso dell'energia di Dio e usarla per creare interezza nella nostra vita, anche nei momenti di grande angoscia e di perdita.

Fonte: Jivan Joti Kaur Khalsa; Traduzione e adattamento di Onkar Singh Roberto
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Lo Yoga nelle Mani, Mudra del Kundalini Yoga


Nella tradizione del Kundalini Yoga, ciascuna delle dita si riferisce ad una diversa energia planetaria. Attraverso il posizionamento delle dita in "Mudra", si può disegnare una energia specifica nel corpo, proiettarla fuori dal corpo o combinarla con le energie di altre dita per creare un effetto desiderato. (Per un'ampia raccolta di pubblicazioni sul Kundalini Yoga acquistabili online clicca qui)


Il mignolo è il dito di Mercurio ed in relazione con la comunicazione. L'anulare è il dito del Sole e canalizza la vitalità fisica. Il dito medio è il dito di Saturno ed è legato con le le emozioni. Il dito indice è il dito di Giove, la saggezza. Il pollice rappresenta il proprio ego.

Le mani sono molto più della loro funzionalità; sono una mappa energetica della nostra coscienza e della salute. Ogni area della mano corrisponde a una determinata area del corpo così come con differenti emozioni o comportamenti. Curvando, incrociando, stirando e toccando le dita e il palmo, possiamo effettivamente parlare con il corpo e con la mente. La posizione che prende la mano si chiama Mudra ed è una tecnica per dare chiari messaggi al sistema mente-corpo.

Proprio come le lettere vengono combinate in una moltitudine di modi per formare parole diverse, così le dita possono costruire una serie di Mudra. Di seguito trovate alcuni dei Mudra più comunemente utilizzati nel Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan®.

GYAN MUDRA (Sigillo della Conoscenza)
Fai toccare la punta dell'indice con la punta del pollice. Le altre tre dita sono dritte. Effetto: Stimola la conoscenza, la saggezza, la ricettività e la calma. Pianeta e relazione: Giove; espansione.

SHUNI MUDRA (Sigillo della Pazienza)
Fai toccare la punta del medio con la punta del pollice. Le altre tre dita sono dritte. Effetto: Stimola la pazienza, il discernimento e l'impegno. Pianeta e relazione: Saturno; assunzione di responsabilità e il coraggio di tenere a dovere.

SURYA O RAVI MUDRA (Sigillo del Sole, della Vita)
Fai toccare la punta dell'anulare con la punta del pollice. Le altre tre dita sono dritte. Effetto: Rivitalizzante dell'energia, rafforza i nervi e la buona salute. Pianeta e relazione: Sole, energia, salute e sessualità. Urano, la forza dei nervi, l'intuizione e il cambiamento.

BUDDHI MUDRA (Sigillo della Chiarezza Mentale)
Fai toccare la punta del mignolo con la punta del pollice. Le altre tre dita sono dritte. Effetto: Crea la capacità di comunicare in modo chiaro e intuitivo, stimola lo sviluppo psichico. Pianeta e relazione: Mercurio; rapidità, i poteri mentali nella comunicazione.

PRANAM MUDRA (Posa di preghiera; mudra del saluto)
Il palmo e le dita di ciascuna mano sono a contatto con il palmo e le dita dell'altra mano. Il bordo inferiore ed esterno dei pollici è pressato contro lo sterno. Effetto: Neutralizza il lato positivo del corpo (destra, Sole, maschile) con il lato negativo (sinistra, Luna, femminile).

C'è una scienza nell'utilizzo di Pranam Mudra. Vi è una polarità nel corpo tra il lato destro, pingala, e sinistra, ida. Quando si mettono le mani insieme, si sta neutralizzando la polarità positiva e negativa del campo elettromagnetico. Questa azione crea uno spazio neutro nel campo elettromagnetico. La posizione delle nocche dei pollici sullo sterno, è un punto di riflesso per il nervo vago, uno dei maggiori nervi che vanno alla ghiandola pineale lungo la parte anteriore del corpo. Questa pressione provoca immediatamente la secrezione della ghiandola pineale e della pituitaria, creando una risonanza nel cervello che si muove fuori dal suo ritmo normale, entrando in uno stato meditativo. Questo permette alla preghiera di partire dal dal Cuore.

STRETTA DI VENERE
Per gli uomini, intrecciare le dita con il mignolo sinistro sul fondo. Posizionare il pollice sinistro nello spazio tra il pollice e l'indice della mano destra. Il pollice destro preme sul tumulo carnoso alla base del pollice sinistro. Per le donne, le posizioni dei pollici sono invertite e il mignolo destro va sul fondo. Effetto: Canalizza l'energia sessuale, promuove l'equilibrio ghiandolare, sviluppa la capacità di concentrarsi facilmente. Pianeta e relazione: i cumuli alla base dei pollici rappresentano Venere; sensualità e sessualità.

Fonte: 3HO; Traduzione e adattamento di Onkar Singh Roberto
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La Scienza dello Zero


Nella scienza dello Yoga si chiama Shunia; ecco una meditazione data da Yogi Bhajan, il Maestro del Kundalini Yoga, per entrare nel Sè neutrale. (Per un'ampia raccolta di pubblicazioni sul Kundalini Yoga acquistabili online clicca qui)


Quando la coscienza cambia, le persone cambiano con essa. Alcune persone cambiano, altre no. Il criterio dell'Era dei Pesci era: "Voglio sapere, voglio imparare, voglio capire, voglio fare esperienza di Dio". E' stato il momento della ricerca. L'Era dell'Acquario è, "Non c'è ricerca". E' un tempo per essere. E' un tempo per essere Dio, per trovare dentro di te la Divinità, la forza nei tuoi modi, nella tua grazia. Tu sei nella Dignità, tu sei nella Individualità, tu sei nella Personalità. La teoria è che l'uomo nasce innocente e deve essere introdotto e conoscere Dio. E così come ci sono tante persone, ci sono tante fedi e direzioni.

Così, mentre il tempo passa e va avanti, ancora nessuno ha imparato e pensato che, "Come è, nello stesso momento, non è." Quando capisci la scienza del "E' e non è", allora automaticamente l'Inconscio in te ti dà l'intuizione, e con questa intuizione puoi vivere bene. Questo è lo scopo.

Nella scienza dello Yoga si chiama la scienza di Shunia. La migliore traduzione in inglese è "The Science of Zero." (La Scienza dello Zero). E' uno sviluppo pratico del sé umano. La scienza dello Zero è: tutto moltiplicato per zero, diventa zero. Quando conosci lo zero, allora non c'è altro da sapere, tu sai ogni altra cosa. La potenza dello zero è nel Sé neutrale attraverso il quale l'intuizione ti può guidare e tu puoi imparare ad essere tu. Una volta che tu sei tu, ogni tuo pensiero è prezioso, la tua esistenza scorrerà, e l'intera Natura ti aiuterà.

Devi capire, senza soddisfazione emotiva non si può avere soddisfazione personale e sviluppo. Ma, d'altra parte, c'è un'altra soddisfazione: si chiama "riconoscimento del Sè". Questa è l'emozione più elevata - la meditazione sullo zero, Shunia.

(Estratto da una conferenza tenuta da Yogi Bhajan l'11 novembre 1994 a Los Angeles, California)

Meditazione per Shunia
Posizione: siedi in posizione facile o su una sedia con la colonna vertebrale diritta. Fai i pugni con entrambe le mani. Tocca con il pollice di ciascuna mano la collinetta di pelle alla base del mignolo e lascia che le altre dita avvolgano i pollici. Alza le braccia tese sopra la testa, mantenendo le spalle rilassate, gomiti e braccia perpendicolari al suolo. Applica ritmicamente e con le dita, una pressione sui pollici, a tempo di musica con il Mantra Adi Shakti. Durata: 31 minuti. Occhi chiusi.

(Quando teniamo il nostro ego, i pollici, noi conquistiamo l'ego così che possiamo facilmente arrivare al punto di Shunia - il punto dello zero. Una volta che arriviamo a quel punto, l'Universo può fluire attraverso di noi. - Yogi Bhajan)

Mantra Adi Shakti
Adi shakti adi shakti, adi shakti, namo namo
Sarab shakti, Sarab shakti, Sarab shakti, namo namo
Pritam bhagwati, Pritam bhagwati, Pritam bhagwati namo namo
Kundalini mata shakti mata shakti namo namo

Traduzione:
Mi inchino alla potenza primordiale.
Mi inchino al tutto che comprende il potere e l'energia.
Mi inchino a quello attraverso il quale Dio crea.
Mi inchino al potere creativo della Kundalini, il Potere della Madre Divina.

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Le Tre Ragioni del Perchè sei Perfetto/a (ma non è quello che pensi)


Qualcuno ti ha mai detto che sei perfetto/a ? Questa cosa mi è stata detta alcune volte alle lezioni di Yoga e io non ci ho mai creduto. Se fossi così perfetta, perché dovrei aver bisogno di praticare Yoga ? (Per un'ampia raccolta di libri sullo Yoga acquistabili online clicca qui)


Perché ho bisogno di fare un'intera giornata di Tantra Yoga Bianco per sgombrare intere vite dal Karma accumulato ? Se fossi così perfetta, non lo saprei ? Beh, no, perché questo è il punto.

Qui ci sono 3 cose che mi piacerebbe chiarire al riguardo dell'essere "perfetti".

1. Non è quello che tu pensi sia: qualcosa che a te piace considerare "Perfetto". Nulla. Potrebbe essere la tua pelle, la tua salute, il tuo matrimonio o i tuoi bambini. Per te c'è qualcosa di simile ? Ok, ciò non è perfetto. Perché ? Perchè perfetto non è quello che tu PENSI. Quello che pensi come perfetto è creato dalla tua mente, che è influenzata dagli spot pubblicitari, dal gossip, dalle mode - tutto ciò che in realtà non esiste (Maya). La nostra mente è incapace di comprendere la nostra vera perfezione. E' quando ci sintonizziamo, quando meditiamo, quando ci colleghiamo al nostro Sé, che possiamo SPERIMENTARE la nostra perfezione.

2. La perfezione non è una sentenza: quando pensiamo a noi stessi, spesso guardiamo le cose che vorremmo cambiare. Vediamo "Perfetto" come una cosa condizionale. "Sarò perfetta quando sarò ....... (inserisci tutto quello che vuoi: più sottile, più intelligente, più felice, ecc.)" Eppure, la Perfezione non è una sentenza. Non è qualcosa che si ottiene quando siamo meglio di ciò che già siamo. E' la cosa che già siamo. E tutto ciò che arriva con quello che già siamo, i nostri problemi, le nostre insicurezze, il nostri debiti, il nostro Karma, è parte integrante di quella perfezione. Mentre la nostra mente ci dice che tutto quello che stiamo attraversando è imperfetto, è esattamente ciò che abbiamo bisogno di attraversare, esattamente ORA. Siamo sempre perfettamente sul sentiero.

3. Così, perché preoccuparci ? Se siamo perfetti, perché "migliorare" ? Questo mi ha confuso molto quando a lezione i miei insegnanti di Yoga dicevano che siamo tutti perfetti. Pensavo: "Se sono così perfetta, perché ho bisogno di venire qui ?" Bene .... mentre la nostra innata perfezione è indistruttibile come Dio, noi siamo sulla Terra per creare un legame sempre più profondamente spirituale con questa perfezione. Sebbene possiamo sentirci perfetti mentre siamo inebriati, siamo più vicini alla realizzazione della nostra perfezione quando ne siamo coscienti. Non possiamo fare nulla per "migliorare" chi siamo veramente, perché siamo già perfetti, tuttavia possiamo passare la vita a sviluppare la relazione con quella perfezione dentro di noi.

Fonte: Sirgun Kaur; Traduzione e adattamento di Onkar Singh Roberto

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Rilassarsi con la Posizione Bambino


E' una cosa naturale respirare come un neonato ... già dal tuo primo respiro, conoscevi il modo corretto di inspirare ed espirare dal tuo addome. Basta guardare un bambino ! Per riconquistare la profonda e naturale respirazione di un bambino (che perdiamo appena "disimpariamo" il modo corretto di respirare), pratica la Posizione Bambino. (Per un'ampia raccolta di pubblicazioni sul Kundalini Yoga acquistabili online clicca qui)


Questa postura è profondamente rilassante in quanto ti apre alle tue energie sottili con la stimolazione del "Terzo occhio" (ghiandola pituitaria) e rilassa la tua spina dorsale, incrementandone la flessibilità e il flusso di energia.

Siedi sui talloni, espira mentre ti pieghi in avanti appoggiando la fronte sul pavimento, braccia lungo i fianchi, palmo delle mani verso l'alto. Se ne hai bisogno, sostieni la fronte con un cuscino o una coperta. Calma la mente, rilassati e respira. Potrebbero verificarsi claustrofobia, nausea o paura in un primo momento; ma appena ti rilassi ed espandi, queste sensazioni diminuiranno. Si creerà più spazio nella tua pancia, man mano che gli organi si tonificheranno. Con la Posizione Bambino svilupperai una mente calma e renderai più profonda la tua pratica meditativa.

Fonte: Yogamint; Traduzione di Onkar Singh Roberto
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